l liquido freni è un fluido incomprimibile, caratterizzato da un elevato punto di ebollizione e da buone doti di inalterabilità nel tempo.
Tuttavia, le sue proprietà chimico/fisiche possono essere alterate dalla contaminazione con l’acqua, sotto forma di condensa o umidità infiltrata.
Per questo motivo, è raccomandabile sostituire completamente il liquido freni ad intervalli regolari, come previsto nel piano di manutenzione programmata del veicolo.
Ci sono in commercio varie categorie di fluido per impianti frenanti, si va dal tradizionale DOT3 ai più moderniDOT4 e DOT5.1
Mentre questi ultimi sono compatibili fra loro, il che significa che possono essere mescolati tranquillamente, il DOT3 non deve mai essere mescolato con i DOT4 e DOT5.1, per non compromettere l’efficienza delle guarnizioni in gomma del circuito frenante.
Alla stessa maniera, salvo i casi in cui è specificamente ammesso dal produttore, non è generalmente possibile utilizzare i liquidi DOT4 e DOT5.1 nei sistemi adatti per il DOT3.
Descrizione Dettagliata
Il liquido per freni svolge funzioni idrauliche nel circuito frenante e nel sistema di comando della frizione idraulica. Considerando l'enorme sviluppo di calore in frenatura, queste funzioni possono essere svolte solamente da liquidi frenanti che soddisfano gli attuali requisiti tecnici per le loro diverse proprietà (temperatura, viscosità, punto di ebollizione, anticorrosione, resistenza all'ossidazione, ecc.).
Le più importanti proprietà, che un liquido per freni deve offrire, sono:
- Elevato punto di ebollizione, per impedire formazioni di bolle nel liquido per freni ad alte temperature. (le bolle di vapore riducono la pressione d'esercizio e quindi l'effetto frenante e possono provocare avarie del sistema)
- Il punto di ebollizione dovrebbe mantenersi possibilmente costante per la durata dell'impiego e non diminuire per effetto di agenti atmosferici o di condizioni d'esercizio (pressione, temperatura) ossia, è necessario mantenere un "punto di ebollizione ad umido" possibilmente alto.
- Ridotta comprimibilità, (soprattutto alle elevate temperature).
Il comportamento del liquido alle basse temperature deve permettere il corretto funzionamento anche a -40 °C, ossia soprattutto la viscosità non deve crescere eccessivamente con le basse temperature.
- Compatibilità con i materiali impiegati nei gruppi frenanti e nei sistemi di comando frizione. N.B. I manicotti in gomma e i materiali di tenuta integrati nei componenti frenanti (elastomeri) possono gonfiarsi solo in misura controllata, escludendo contrazioni.
- Buone proprietà anticorrosive per tutti i metalli adottati nell'impianto frenante.
Il liquido freni approvato per tutti i tipi di veicoli deve soddisfare le norme di sicurezza US FMVSS 116, DOT 4.
Il liquido freni DOT4 richiede normalmente un intervallo di cambio standard pari a 2 anni. Per gli altri tipi (DOT5, DOT5.1) con requisiti termici maggiori, occorre osservare un intervallo di cambio del liquido di 1 anno o come indicato dalle specifiche.
Il liquido per freni è costituito da alcooli plurivalenti in forma oligomera o polimera e/o dai relativi esteri è igroscopico e assorbe perciò l'umidità dall'aria. Tuttavia l'acqua fa abbassare il punto di ebollizione del liquido per freni, per cui si potrebbero formare bolle di vapore, è necessario quindi, accertarsi che il liquido freni venga custodito sempre in recipienti chiusi. Il fluido freni in un contenitore aperto aperto può assorbire in poche ore tanta umidità da non essere più utilizzabile. Nell'impianto idraulico il liquido freni assorbe umidità attraverso il foro di sfiato sul serbatoio di compensazione attraverso i cilindretti e attraverso le tubazioni flessibili dei freni, anche per questo motivo è consigliabile sostituire il liquido per freni ad intervalli regolari.
La percentuale massima di acqua ammessa in un circuito frenante è di 7,5% oltre questa soglia si avrebbe un invecchiamento precoce del fluido e di tutti i componenti di cui è composto l’impianto con le relative conseguenze.
In caso di sostituzione assicurarsi che il liquido esausto venga scaricato totalmente prima di rifornire liquido fresco! (Per i motivi appena menzionati il liquido per freni esausto non può essere più utilizzato.)
Il liquido frenante ha un colore ambra e può essere quindi facilmente confuso con altri prodotti minerali, prelevare pertanto il liquido freni solo da recipienti originali e conservarlo in un luogo separato dagli oli minerali e da altri liquidi.
Per lavori di manutenzione e riparazioni su componenti frenanti assicurarsi che nell'impianto non si verifichino infiltrazioni di carburante, olio minerale, o di sostanze affini. (Le sostanze a base di idrocarburi provocano rigonfiamenti degli elastomeri nel sistema frenante e possono causare l'avaria degli impianti)
La normativa STMD 1364 prevede che la percentuale di acqua non superi lo 0,08 %, in produzione, al fine di rientrare in questi parametri il liquido freni viene testato per lo 0,05 % .Da test effettuati sul campo si è stabilita la soglia massima nei 2 anni di vita degli autoveicoli per un valore del 7,5%. I costruttori di liquido freni adottano questo tipo di parametri.
Specifiche
dbp ("dry boiling point") - Punto di ebollizione minimo
DOT3: 205°C
DOT4: 230°C
DOT5: 250°C
DOT5.1: 260°C
wbp ("wet boiling point") - Punto di ebollizione minimo in umido
DOT3: 140°C
DOT4: 155°C
DOT5.1: 175°C